domenica 1 ottobre 2017

Il profumo del cioccolato - Ewald Arenz

Ma adesso, nella luce del laboratorio, d’un tratto capì perché a volte non se ne può fare a meno, non si può fare a meno di tagliarsi la carne fino a farla sanguinare. È l’esigenza irrefrenabile di rendere visibile il dolore che si ha dentro,

Rimasero a lungo in silenzio perché per un istante il mondo fu in equilibrio perfetto e perché aveva paura che qualsiasi parola potesse sbilanciarlo.

Si sporse fuori più che poté e nel frastuono sferragliante delle ruote, dei fischi assordanti e del vapore gridò parole incomprensibili. La violenza del vento gliele strappava di bocca. Quando si decise a richiudere il finestrino, Louise alzò la testa dal suo diario e scoppio a ridere, armeggiando nella borsetta. Poi gli porse uno specchietto. Aveva il volto annerito dalla caligine.
“Cos’hai combinato?” chiese sorridendo.
“Stavo vivendo” disse August.

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