lunedì 30 ottobre 2017

La libreria dei sogni che si avverano - Chrisyel Noir

Josh non si sentiva in grado di prendere possesso dei luoghi, una parte di lui si rifiutava di insediarsi in qualsiasi luogo che non fosse il passato, in qualsiasi posto che non avesse condiviso con Helene. In poche parole, non se la sentiva di affrontare il nuovo.

Ma a volte, anziché cercare di spiegare le sensazioni provate, bisogna solo viverle e conservare dentro di sé ciò che si era provato.

Emilé non aveva trovato niente di meglio che invecchiare per restare in vita. Una vita la cui data di scadenza si stava avvicinando, ma che lui disseminava astutamente di punti di riferimento rassicuranti per non perdersene neanche un briciolo.

«A dire la verità non ne ho idea. Come si fa a sapere se si è innamorati?»
«Quando l’altro abita la tua anima.»

L’appartamento era ancora impregnato dell’odore di sua moglie ed era disseminato di foto di loro due, saturo delle loro risa rimaste in sospeso.

domenica 1 ottobre 2017

Il profumo del cioccolato - Ewald Arenz

Ma adesso, nella luce del laboratorio, d’un tratto capì perché a volte non se ne può fare a meno, non si può fare a meno di tagliarsi la carne fino a farla sanguinare. È l’esigenza irrefrenabile di rendere visibile il dolore che si ha dentro,

Rimasero a lungo in silenzio perché per un istante il mondo fu in equilibrio perfetto e perché aveva paura che qualsiasi parola potesse sbilanciarlo.

Si sporse fuori più che poté e nel frastuono sferragliante delle ruote, dei fischi assordanti e del vapore gridò parole incomprensibili. La violenza del vento gliele strappava di bocca. Quando si decise a richiudere il finestrino, Louise alzò la testa dal suo diario e scoppio a ridere, armeggiando nella borsetta. Poi gli porse uno specchietto. Aveva il volto annerito dalla caligine.
“Cos’hai combinato?” chiese sorridendo.
“Stavo vivendo” disse August.

venerdì 16 giugno 2017

Il labirinto degli spiriti - Carlos Ruiz Zafon

L’anno in cui Alicia Gris arrivò a Madrid, il suo mentore e burattinaio, Leandro Montalvo, le insegnò che chiunque aspiri a conservare il senno ha bisogno di un posto nel mondo in cui possa e voglia perdersi. Questo posto, l’ultimo rifugio, è una piccola dépendance dell’anima in cui, quando il mondo naufraga nella sua assurda commedia, ci si può sempre chiudere perdendo la chiave. Una delle abitudini più irritanti di Leandro era quella di avere sempre ragione. Con il tempo, Alicia finì per arrendersi all’evidenza e decise che forse era giunto il momento di trovare il proprio rifugio, perché l’assurdità del mondo aveva smesso di sembrarle una commedia occasionale per trasformarsi in una routine. Per una volta il destino volle darle una buona mano di carte. Come tutti i grandi incontri, avvenne quando meno se lo aspettava.
 

«Le certezze confortano, ma si impara solo dubitando. Un’altra cosa. Verrà il giorno in cui lei avrà bisogno di frugare dove non deve e di smuovere il fondo di qualche torbido stagno. Lo so perché lei non è la prima né l’ultima che passa da queste parti con la stessa ombra negli occhi. E quando arriverà quel giorno, perché arriverà, sappia che questa casa nasconde molto di più di ciò che appare e che persone come me vanno e vengono, ma c’è qualcuno qui che forse qualche volta potrebbe esserle utile.»

Per lo più, noi mortali non arriviamo a conoscere il nostro vero destino: semplicemente, ne veniamo investiti. Quando alziamo la testa e lo vediamo allontanarsi lungo la strada, è già troppo tardi, e il resto del cammino dobbiamo percorrerlo sul ciglio di quelle che i sognatori chiamano la maturità. La speranza è soltanto la fede che quel momento non sia ancora giunto, che riusciremo a vedere il nostro vero destino quando si avvicinerà e potremo saltarvi a bordo prima che l’opportunità di essere noi stessi svanisca per sempre e ci condanni a vivere di vuoto, rimpiangendo ciò che doveva essre e non è mai stato.
 

Leandro studiò il volto pallido e computo dall’altra parte dello specchio. Ariadna emanava quel profumo delle anime a pezzi che si sono perse lungo la strada e credono di andare da qualche parte. L’aveva sempre affascinato il fatto che, se si sapeva leggere il linguaggio degli sguardi e del tempo, si poteva indovinare in un viso l’aspetto del bambino che era stato, e assaporare il momento in cui il mondo vi aveva conficcato il suo dardo avvelenato, e il suo spirito aveva iniziato a invecchiare. Le persone erano come i burattini o i giocattoli a molla, tutti avevano un meccanismo nascosto che permetteva di muovere i loro fili e di farli correre nella direzione desiderata.
 

Non ci si rende conto del vuoto in cui si è lasciato passare il tempo finché non si vive davvero. A volte la vita, non i giorni bruciati, è solo un istante, un giorno, una settimana o un mese. Sai di essere vivo perché fa male, perché all'improvviso tutto importa e perché quando quel breve istante finisce, il resto della tua esistenza si trasforma in un ricordo a cui cerchi invano di tornare finché ti resta fiato in corpo. Per me, quel momento sono state le tre settimane abbondanti che ho passato in quella villa di fronte al mare in compagnia di David. Dovrei dire in compagnia di David e delle ombre che lui aveva dentro e che convivevano con noi, ma allora non mi importava. L'avrei accompagnato all'inferno se me l'avesse chiesto e suppongo che, a mio modo, ho finito per farlo.
 

Daniel si limitò ad annuire di nuovo. Sempere osservò il figlio, che da giorni era assorto in se stesso. Daniel di portava dentro un mondo di assenze e di silenzi in cui non era mai riuscito ad entrare.
 

«Questo posto é un mistero, Julian. Un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi, ha un'anima. L'anima di chi l'ha scritto, e l'anima di coloro che l'hanno letto e hanno vissuto e sognato con lui. Ogni volta che un libro cambia di mano, ogni volta che qualcuno fa scivolare lo sguardo sulle sue pagine, il suo spirito cresce e si rafforza. [..] Quando una biblioteca scompare, quando una libreria chiude le porte, quando un libro si perde nell'oblio, noi che conosciamo questo luogo, i guardiani, ci assicuriamo che arrivi qui. In questo posto, i libri che nessuno ricorda più, i libri che si sono perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa di giungere un giorno fra le mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito. In negozio noi li vendiamo e li compriamo, ma in realtà i libri non hanno un padrone. Ogni libro che vedi qui è stato il miglior amico di qualcuno. [..]»

domenica 2 aprile 2017

Una casa sul Mare del Nord - Nina George

Non si diceva che la bellezza era una condizione dell’anima? E se la sua anima veniva amata, ogni donna di trasformava in un essere degno di ammirazione; in caso contrario, rimaneva mediocre. L’amore cambiava l’anima delle donne, le rendeva belle, per cinque minuti o per sempre.

Quale sarebbe il letto dei miei sogni?
Quale sarebbe la mia fossa, nella quale potrei stare solo io?
Tutti i bambini che non ho messo al mondo, perché non ero nel posto giusto. Tutto l’amore che non ho dato.
Tutte le risate che non ci sono state.
Sono troppe le cose che non ho fatto. E ormai è tardi.

«Sapete cosa c’è di tragico in una vita più lunga?» chiese Paul, improvvisamente serio.
Tutti lo osservarono impazienti.
«Che si ha più tempo per diventare infelici.»

Poi lanciò un urlo.
Fu come se non avesse alcun potere sulla sua durata.
Gridò espirando, gridò inspirando; c’erano i cocci della sua vita in quel grido, e lei li sputò fuori tutti. Dalla sua anima sgorgò sangue incolore.
Mentre avanzava, ebbe la sensazione di essersi tolta un peso dalla schiena, qualcosa che vi era rimasto aggrappato con artigli affilati: la paura.

I CUORI più duri non svelano il loro lato più vero solo quando si spezzano?

Solo quando si trova il proprio posto nel corso delle cose, si può dargli un senso.
La vita non era troppo breve, ma troppo lunga per sprecarla rinunciando ad amare, ridere, scegliere. Iniziava tutto quando per la prima volta si rischiava qualcosa, si falliva e si sopravviveva al fallimento. Con questa consapevolezza poi si rischiava sempre.
 
Quando si era nascosto a osservare il suo amore, Yann aveva rinnovato uan promessa fatta a se stesso che aveva dimenticato da tempo: non voleva accontentarsi. Voleva raggiungere le vette della passione. Quando si attende qualcosa di più grande dopo la vita, ci si dimentica che la vita è già la cosa più grande.

La vita è il rischio più grande per cui valga la pena morire.

Era l’alito gelido della morte, che cristallizzava ciò che era fluido e spegneva il calore dell’anima, annientando l’io.

«Grazie. Vende anche scarpe che conducono la gente nel luogo a cui è destinata?»

Qualcosa - Chiara Gamberale

Perché, quando succedono cose troppo brutte, ci mettiamo un po’ ad accettarle, tanto che all’inizio non ci sembrano nemmeno vere. E mentre la testa prende tempo per capirle, il cuore ci diventa un pezzo di groviera. È così che succede.
 
E quel qualcuno era, senza dubbio, Qualcosa di Buffo. Perché finalmente, grazie a lui, ora era davvero completa.[..]

Quindi se non fai pace con lo spazio vuoto dentro di te, niente potrà mai davvero riempirti.

È il puro fatto di stare al  mondo la vera Avventura.

Nelle terre estreme - Jon Krakauer

Un mese più tardi Billie, seduta la tavolo del soggiorno, passa e ripassa le fotografie degli ultimi giorni di vita di Chris. Di tanto in tanto scoppia in lacrime, piangendo come soltanto una madre che è sopravvissuta al figlio può fare, tradendo un senso di perdita talmente profondo e irreparabile che la mente vacilla nel constatarne le dimensioni.

domenica 5 febbraio 2017

Dopo di te - Jojo Moyes

Qualche volta avevo l'impressione che tutti noi stessimo procedendo faticosamente in una palude di dolore, restii a rivelare agli altri se la mano che agitavamo era un sempice saluto o una richiesta di aiuto per evitare di annegare.

Potevo andare a casa a piangere per l'ennesima cosa che avevo perduto, oppure potevo dare il benvenuto a un'inaspettata libertà. Era come se si fosse accesa una luce: il solo modo per evitare di essere lasciati indietro era iniziare a muoversi.

mercoledì 18 gennaio 2017

Le cose che sai di me - Clara Sánchez

L’assoluta mancanza di paura di Manuela mi faceva paura. Era una ragazza fatta di pezzi di mondo, di tutto quello che uno andava incontrando qui e là, buono e cattivo.


Non è facile smettere di amare. L’amore è una malattia piena di indegnità e codardia. Provavo per Elias qualcosa di simile a ciò che Manuela provava per il Poblado. Non mi usciva dalla testa.

Paulo Coelho

Le persone perfette 
non bevono, 
non mentono,
non tradiscono,
non litigano,
non si lamentano e
non esistono.

Emily Dickinson

Per colmare un vuoto
devi inserire ciò che l'ha causato. 
Se lo riempi con altro, 
ancora di più spalancherà le fauci.
Non si chiude un abisso
con l'aria.

Non accumulare...

Non accumulare silenzi;
grida ogni tanto.

(Anonimo)

mercoledì 11 gennaio 2017

Law and order SVU

"Lei vuole vendetta".
"Mi accontento di giustizia".

D'accordo mostratemi...

D'accordo, mostratemi il rispetto.
Il rispetto per la vita, perché ogni giorno verso solo morte, persone che si suicidano perché sono disperate, senza un lavoro, senza soldi.
Mostratemi che cos'è la vecchiaia, perché vedo solo persone anziane trascinarsi giorno dopo giorno cercando di sopravvive perché non hanno da mangiare, o perché sono solo sole. Ombre che si muovono piano, trascinando le gambe stanche ai margini di una società che non fa altro che correre.
Mostratemi che cos'è il diritto di vivere perché non posso credere di poter morire ad un concerto per la mano di pazzi armati.
Mostratemi che cos'è la leggerezza, perche ogni giorno sento solo un grande peso al cuore. Mostratemi che esistono ancora i colori perché vedo solo un mondo in bianco e nero, triste, vuoto e spoglio.

Law and Order

"Io non ce la faccio".
"Certo che ce la fai: piega le ginocchia e lasciati andare alla gravità".