Sono
dodici anni che Fernand, suo marito, è morto. Tra le bracci della sua amante. È
stato il cuore a cedere. Ma è andata bene. Non ha sofferto. E nemmeno Mélie.
Dicono che l’amore dura tre anni? Be’, per loro sono stati solo due. E quello
che è venuto dopo è stato una specie di nulla. Una cappa di silenzio.
Quarantadue anni senza dirsi niente sono tanti. Certo, ci sono stati piccoli
bagliori di speranza, in mezzo a tutto quel nulla. Piccoli brandelli di
tenerezza smarriti. E lei ci si è aggrappata. Per respirare. Per annegare …
In quei
momenti accettava tutto. I rimorsi, i giuramenti, le scuse. Doveva sapere, però
… Ma no, lei voleva credere. E poi un giorno ha deciso che sarebbe stato
l’ultimo. Senza saperlo, aveva scelto la cosa giusta. Nove mesi dopo è arrivata
Fanette. Che la ha dato - o meglio restituito, è più preciso – tutta la sua
forza. E Mélie, con tutta la sua forza ritrovata, ha protetto la sua
principessa. E ce l’ha fatta. Fanette non ha mai saputo di suo padre. Né della
sua debolezza, né dei suoi tradimenti, né delle sue bugie. Nemmeno Marcel.
Nemmeno lui ha mai saputo … Ma in questo caso Mélie non ha fatto molto. È stato
Fernard a incaricarsi di nasconderlo, al suo migliore amico. Migliore amico.
Figurarsi. [..]
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