lunedì 24 ottobre 2016

Io l'amavo - Anna Gavalda

“Non si preoccupa per me. Non si preoccupare per nessuno, infondo…”
è vero, hai ragione. Non so angustiarmi.”
“Perché?”
“Non lo so. Perché gli altri non mi interessano, penso…”

“Il coraggio di quelli che si guardano allo specchio un mattino articolando distintamente queste parole tra sé e sé: ‘Ho il diritto di sbagliare?’ Solo queste poche parole… Il coraggio di guardare in faccia la propria esistenza, di non vederci niente di adatto , niente di armonioso. Il coraggio di rompere tutto, di saccheggiare tutto per… per egoismo? Per puro egoismo? Ma no, tuttavia… Allora cosa? Istinto di sopravvivenza? Lucidità Paura della morte?
Il coraggio di affrontarsi. Almeno una volta nella vita. Di affrontarsi, da sé. Se stessi. Da soli. Finalmente.
‘Il diritto all’errore’, una piccola frase, un pezzo di frase, ma chi te lo darà?
Chi, a parte te?”

Mi sono innamorato come si prende una malattia. Senza volerlo, senza crederci, contro la mia volontà e senza potermi difendere, e poi…”
Si schiarì la gola.
“L’ho perduta. Nello stesso modo.”

La trappola è pensare di aver diritto ad essere felici.

“ [..] Perché la tua scelta mi fa disperare ma mi rassicura pure. Perché non voglio vederti infelice, ho fatto troppo soffrire anch’io… E perché preferisco vederti soffrire tanto oggi che un poco per tutta la vita.
Ne vedo di gente che soffre un poco, solo un poco appena appena ma giusto quel che basta per perdere tutto, sai… Sì, alla mia età ne vedo parecchie… Di persone che sono ancora assieme perché si sono poggiate su questa piccola cosa ingrata, la loro piccola vita opaca. Tutti quei compromessi, tutte quelle contraddizioni… E tutto ciò per finire così… [..]”

Dopo quanto tempo si dimentica l’odore di chi vi ha amato? E dopo quanto si smette di amare? Datemi una clessidra.

La mia prozia paterna, che era russa, ripeteva spesso:
‘Tu sei come mio padre, hai nostalgie delle montagne’
‘Di quali montagne, Mouchka?’ chiedevo.
‘Di quelle che non hai mai visto, caro!’

La vita, anche quando tu la neghi, anche quando la trascuri, anche quando rifiuti di ammetterlo, è più forte di te. Più forte di tutto. [..] La Vita è più forte di ogni cosa.

Bisogna battersi, battersi almeno un po’. Un piccolo passo al giorno, con il coraggio di essere sé stessi, decidere di essere felici.

Non pensavo alle conseguenze delle nostra storia. Avevo appena scoperto che la vita era molto più bella quando si è felici.

“No, non è incredibile, Chloé mia… No, non è incredibile. È la vita. È la vita di quasi tutti. Si tergiversa, ci si arrangia, teniamo la nostra piccola vigliaccheria fra le zampe come un animale domestico. La si carezza, la si alleva, ci si attacca. È la vita. Ci sono i coraggiosi e quelli che si accontentano. È talmente meno faticoso accontentarsi… Dai passami la bottiglia.“

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